Product design: un progetto ispirato all'origami

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7/02/2020

Le aziende hanno spesso bisogno di trovare soluzioni ai problemi concreti di produzione. Il product design è la risposta per queste esigenze. 

Ma come nasce un nuovo prodotto? A volte nasce proprio di getto, talmente perfetto che non riesci più a migliorarlo, né a modificarlo. 

È quello che è successo con questa sedia dall’aspetto minimalista.

Come inizia il progetto

Spesso l’avvio di un progetto è laborioso e tormentato. 

Abbozzi una prima idea, poi inizi a modificarla, la guardi, non ti convince e la modifichi ancora... e ancora... e ancora, fino a farla diventare tutt’altra cosa rispetto all’idea iniziale.

Questo progetto che ho realizzato qualche tempo fa è nato subito ed è ispirato all’origami.

Il primo passo: l'esigenza dell'azienda

La richiesta dell'impresa è il punto di partenza di ogni nuovo progetto. Da lì in poi bisogna ascoltare, confrontarsi e definire l'obiettivo.

In questo caso l’esigenza del cliente - un'azienda produttrice di sedie e complementi d’arredo - era quella di ridurre i costi di produzione e semplificare i processi di realizzazione di un nuovo prodotto. 

Al primo incontro il presidente dell'azienda mi stimolò con una provocazione: “Floreanini, mi faccia una sedia in alluminio senza saldature e gliela produco”.

La fase creativa

Dopo aver analizzato le richieste ed aver fatto le ricerche iniziali, comincia la fase creativa con lo sviluppo degli schizzi, delle bozze 2D e 3D.

Ragionando sulla risposta da dare, ho pensato ad una sedia minimalista, in metallo, senza saldature. 

L’ho schizzata su un pezzo di carta, se non ricordo male il tovagliolo di un pub, subito dopo l'incontro. Estetica funzionale, nessuno spreco di materiale, nessuna saldatura, assemblaggio minimo. 

In questo caso la soluzione è arrivata subito, ma solitamente sono necessarie più bozze, con varianti di proposte estetiche e funzionali, fino a quando si arriva al progetto finale e si passa alla fase successiva, quella più tecnica.

Dal progetto al prototipo

Un paio di settimane più tardi ero nuovamente dal cliente con un prototipo in scala reale, che, seppur grezzo, rappresentava fedelmente l’idea originale.

Le parti fondamentali della sedia (seduta, schienale e le quattro gambe) sono ritagliate a laser, in un unico pezzo, da una lastra rettangolare di alluminio di soli 5 mm di spessore.

Anche le due barre utilizzate per irrigidire la struttura sono ricavate dalla stessa lastra, riducendo così a zero il materiale di scarto.

La soluzione dall’origami

La sedia prende forma semplicemente piegando la lamiera (da qui il nome Origami) e fissando le due barre di irrigidimento con dei rivetti a caldo; quindi niente saldature!

Una verniciatura speciale con finitura gommata, rende la sedia più calda e morbida alla vista e al tatto.

Questo progetto è un esempio concreto di product design, in quanto l’estetica è funzionale alle esigenze della produzione, riducendo i costi e semplificando i processi. 

Nessuno spreco di materiale, nessuna saldatura, minimo assemblaggio.

Nota a piè pagina: il presidente dell’azienda ha mantenuto la sua parola!